«Le famiglie si avvicinano chiedendo le prestazioni classiche, come il supporto all’igiene personale o un aiuto in casa. Noi però nella proposta “Cura a domicilio” suggeriamo sempre di inserire anche alcune ore con un educatore, che tiene insieme tutti “i pezzetti” della presa in carico», Clara Bertoglio, responsabile area anziani Coop. La Vela
«Spaziamo dagli interventi “classici” di supporto per l’igiene personale, la pulizia degli ambienti, i servizi di Asa e Oss ma introducendo anche figure nuove, come l’educatore o lo psicologo. Queste figure permettono di lavorare sull’educazione finanziaria o alimentare, sulle competenze residue, fare stimolazione. Le famiglie inizialmente non colgono la bontà di questi interventi, le introduciamo sempre in maniera leggera, un’ora al mese o ogni quindici giorni…. Ma nel tempo queste figure fanno la differenza tra una presa in carico prestazionale e una presa in carico integrata», Monica Marchetti, Presidente Coop. La Vela
Dall’intervista “Per innovare la domiciliarità, serve un educatore”, a cura di Sara De Carli, pubblicata su VITA.IT a febbraio 2023