Accogliere minori

Venerdì 30 settembre 2022, piove.

Abbiamo in programma una festa in cortile. Decidiamo di spostarla nello spazioso salotto di uno degli appartamenti che inauguriamo in questa occasione.

Un tocco di colore, musica e poi c’è l’energia, quella di 20 adolescenti, pieni di voglia di ballare, ridere e stare insieme.

Abbiamo pensato che serviva un momento per inaugurare le nostre-loro nuove case, per dare un nome agli appartamenti dove li accogliamo.

Prendiamo in prestito le parole di Giada Gatti, coordinatrice del servizio, per raccontare cosa facciamo lì insieme a loro:

«Accogliamo Minori stranieri non accompagnati in accreditamento con il Comune di Brescia dal 2017: prima 4, poi 8 e, oggi, 20. Come educatori abbiamo imparato a conoscerli, ci siamo informati e formati.

Sono Minori che vivono lontano dalle loro famiglie, che hanno fatto un lungo viaggio per arrivare qui, spesso doloroso. Con sé portano culture e usanze diverse, a cui ci approcciamo con interesse e voglia di capire.

Oggi abitano in tre strutture: a Nave e a Brescia, in via Lussingrande e via Mazzucchelli. Ogni ragazzo ha un educatore di riferimento; il gruppo di educatori supporta i ragazzi nella quotidianità, curando spazi di insegnamento e condivisione.

Qual è l’obiettivo di questo progetto? Accompagnare questi ragazzi verso l’autonomia.

Saranno presto maggiorenni; li affianchiamo per mesi, a volte per due/tre anni e proviamo a costruire insieme un bagaglio di apprendimenti per il loro futuro: dalla lingua italiana, a una buona conoscenza di ciò che il territorio offre (che cos’è la questura, cosa è il tribunale, a cosa serve la posta, come si fa l’abbonamento dei mezzi, che cos’è la tessera sanitaria e come si accede al servizio di cure mediche), fino alla gestione della casa (cucinare, fare la lavatrice…), anche grazie al supporto del personale ausiliario e di volontari notturni.

Negli anni è stato fatto un grande lavoro di raccordo con il Servizio Sociale del Comune di Brescia e con l’équipe multidisciplinare che lavora per gestire al meglio i flussi migratori in città.

Ci impegniamo dentro e fuori casa con lo scopo di trovare per i ragazzi realtà accoglienti, spazi laboratoriali e occasioni di socializzazione che li aiutino ad integrarsi e a trovare la loro strada.

Non abbiamo la presunzione che queste strutture diventino per loro casa a tutti gli effetti: siamo luoghi di passaggio, facciamo parte del loro viaggio, ma vogliamo esserci e fare del nostro meglio… e quindi nel lavoro educativo con loro parliamo, ridiamo, rimproveriamo, spieghiamo e insegniamo (ci proviamo!).

Quali sono gli ingredienti necessari per sentirsi parte di un luogo, per trovare la propria dimensione, seppure temporanea? Cominciamo a dare un nome alle case in cui li accogliamo».

Da oggi le tre case si chiamano:

  • Casa-Marhaba (benvenuto, in arabo): Nave
  • Casa-Dritë (si pronuncia “drit” luce, in albanese): via Lussingrande, Brescia
  • Casa-Tiam (lo scintillio negli occhi al primo incontro, in persiano/farsi): via Mazzucchelli, Brescia

Anche attraverso le nostre azioni di raccolta fondi Casa dolce casa diamo linfa a questo progetto.

Per sostenerci puoi partecipare al prossimo evento in programma: lo spettacolo teatrale “Ogni uomo semplice”, venerdì 21 ottobre 2022, presso il Teatro Centro Lucia di Botticino

Qui tutte le informazioni.