Eravamo in oltre 300, tutte e tutti lì travolti dall’energia, divertiti e emozionati dal racconto della presa di coscienza di sé che Barbara Moselli ha portato sul palco per noi.
Con il suo monologo “Le donne baciano meglio” ha deciso di sostenere – e, insieme, di dare l’occasione di sostenere – Casa dolce casa, il progetto attraverso cui affianchiamo Minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni verso una vita autonoma. Per Vela un’occasione preziosa per incontrare chi decide di fare un pezzo di strada insieme a noi.
Ad aprire la serata, le parole di Presidente e Vice-Presidente di Vela.
«Casa dolce casa ha come obiettivo ampliare le risorse disponibili per far fronte al lavoro di accoglienza e di accompagnamento educativo di minori, ragazzi coraggiosi, che arrivano da noi senza genitori né figure di riferimento e che hanno il diritto di essere accolti».
Vela si occupa di Minori stranieri non accompagnati dal 2015, insieme al Comune di Brescia e anche grazie alla disponibilità del Comune di Nave.
«Ad oggi ne abbiamo accompagnati circa 60. Nel tempo che abbiamo a disposizione, li affianchiamo verso la maggiore età, dando una casa e cercando insieme opportunità di vita e di futuro.
Oggi ci troviamo ad affrontare uno scenario un po’ diverso, che richiede interventi in emergenza. Il tempo con loro si riduce e si complica: arrivano sempre più spesso in situazioni di bisogno estremo.
Da qualche tempo sentiamo che le risorse pubbliche, le risorse di Vela e delle associazioni che lavorano sul territorio insieme a noi non sono sufficienti. Da qui nasce Casa dolce casa, dal bisogno di condividere la responsabilità dell’accoglienza».
Per questo vogliamo che serate come quella di venerdì a teatro non restino azioni isolate, ma che aprano la via a processi che generano accoglienza e cura sempre più diffuse.
Sullo schermo, ad accompagnare flash di racconti di alcuni dei nostri ragazzi, abbiamo fatto scorrere i loro volti. Parole e immagini hanno dato un’idea di cosa siamo riusciti a fare finora anche grazie al sostegno di chi ci ha accompagnato fin qui.
Poi le storie dei nostri ragazzi si è intrecciato con la storia di Barbara, che con ironia e coraggio ci ha raccontato frammenti di vita fatti di metamorfosi, consapevolezza e innamoramenti.
«Non tutti hanno la possibilità che ha avuto Barbara di accogliere il cambiamento e di seguire la propria visione. Noi tutti stasera siamo qui proprio per promuovere comunità sempre più accoglienti, aperte e giuste!».
Con gli oltre 4.500 euro raccolti grazie allo spettacolo potremo
Casa dolce casa resta il progetto che sosterremo anche attraverso le prossime azioni di raccolta fondi.
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