La separazione o il divorzio dei genitori, sebbene portino con sé disagio e turbamento, non sono di per sé eventi in grado di determinare difficoltà nel minore, ma lo possono essere le modalità con cui i genitori gestiscono e superano la crisi coniugale.
Alcuni studi sostengono che, se la tempesta emotiva che travolge due coniugi in fase di separazione viene accolta e trattata in modo efficace, «non lascia morti e feriti sparsi nella famiglia».
«Non è la separazione in sé ad essere “traumatizzante” per i figli,
ma tutto ciò che ruota intorno alla rottura»
(M. Simon)
I figli vivono la separazione in funzione della situazione familiare. Si tratta di un compito piuttosto faticoso per i genitori a cui è chiesto di riorganizzare la vita familiare in base ai nuovi equilibri, costruire una nuova modalità di essere genitori insieme nonostante i conflitti, essere di supporto ai figli e trovare le parole per comunicare loro quanto sta accadendo.
I bambini spesso non sanno bene come esprimere la rabbia, la tristezza, i dubbi e le difficoltà che incontrano per la separazione dei genitori. A volte non sanno con chi parlarne.
“Quando si sono separati io non capivo cosa stava succedendo”, “io avevo paura di non vedere più il mio papà”, “io mi sono sentita triste e mi veniva da piangere”, “io mi sono arrabbiato e ho rotto tutto” … queste alcune delle frasi che i bambini liberamente condividono con altri bambini durante il percorso del Gruppo di Parola.
Il Gruppo fa sì che il bambino possa assumere un ruolo di soggetto attivo all’interno della famiglia: i bambini hanno diritto di essere ascoltati, hanno diritto di parola, hanno il diritto di essere informati sugli eventi che la famiglia sta vivendo. Talvolta ai bambini serve un luogo dove poter mettere “parole” su un evento critico, spesso “innominabile”: il conflitto tra mamma e papà, sul quale è difficile esprimersi e del quale molti bambini si sentono responsabili.
Il Gruppo vuol essere quel luogo: dà sicurezza, protegge, il gruppo risponde e aiuta a trovare le risorse dentro di sé. I bambini che partecipano al Gruppo hanno la possibilità di trovare uno spazio non giudicante che accoglie le loro ansie, le loro paure, le domande che loro non hanno il coraggio di porre ai genitori. Nel gruppo i bambini hanno la possibilità di rielaborare e mettere parola su sentimenti, inquietudini, dubbi lavorando in una dimensione di verità, nel rispetto della storia di ciascuno, dando un nome a desideri e paure.
Il Gruppo permette loro di uscire dall’isolamento, di trovare una rete di scambio e di sostegno tra pari, ma soprattutto dà loro la possibilità di trovare modi per dialogare con i genitori e vivere meglio la riorganizzazione familiare che stanno attraversando.
Ecco alcune parole che i bambini, in gruppo, riescono a dire ai genitori durante la partecipazione al Gruppo di Parola:
“Quando vi sentivamo litigare eravamo tristi, Ci faceva male il cuore, Siamo stati male”, “quando ce lo avete detto non ci volevamo credere. Poi abbiamo provato molto dispiacere quando uno di voi ha fatto le valigie e se ne è andato via”. E ancora: “Siamo arrabbiati perché continuate a litigare e quando litigate dite cose che non dovreste dire”, “Quando litigate ci viene l’ansia e abbiamo molta curiosità di sapere cosa sta succedendo. Quando litigate “non ci vedete”: non siamo trasparenti o invisibili!”
La forza incredibile dei bambini è la capacità di vedere il futuro, di cogliere il bello, di percepire che è ancora possibile essere felici con una famiglia “nuova”, vivendo in “due case”, con una nuova organizzazione. Ma questo pensiero non è automatico, non nasce da solo: tutta la famiglia deve mettersi in ascolto reciproco, deve darsi e trovare tempo e spazio per condividere emozioni, sentimenti, dubbi. La parola deve riprendere a circolare. Solo così sarà possibile vivere con maggiore serenità la vita futura.
“Qualsiasi cosa succede sarete sempre mia mamma e mio papà”
Indicazioni pratiche
I Gruppi di Parola offerti da Civitas insieme alla cooperativa sociale La Vela si rivolgono ai bambini dai 6 ai 12 anni.
Sono 4 incontri in fascia oraria pomeridiana condotti da una professionista formata presso il Centro Bateson di Milano, esperta nella conduzione dei Gruppi di Parola.
A conclusione del percorso la pedagogista propone dei colloqui di restituzione con ciascuna coppia di genitori dei bambini iscritti al gruppo.
È sconsigliata la frequenza di coppie di fratelli: per garantire a ciascuno uno spazio libero si suggerisce alla famiglia la frequenza dei figli a gruppi diversi.
È prevista una quota di iscrizione di 30 euro.
Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi agli operatori accoglienza dei consultori familiari.
Grazie a tutti i bambini per le preziose parole donate a noi adulti
Articolo a cura di Paola Ronchi, pedagogista e mediatrice familiare e coordinatrice area infanzia La Vela